Illustrissimi futuri e neo papà, se credete che la trafila da consiglio gratuito NON RICHIESTO sia una questione squisitamente al femminile, e che il solo fatto di indossare un paio di boxer vi renda immuni dal bombardamento delle raccomandazioni puponascita, sono portatore di cattive notizie. Se dopo il lieto annuncio, credete di potervela cavare con una massiccia dose di congratulazioni, tanta solidarietà e qualche pacca sulla spalla di incoraggiamento, prevedo dilusione di diludendo.
La pappardella su quanto sia complesso e le encicliche su come essere un buon genitore non sono solo affare da mamma. Occhei, (forse) nessuno vi verrà a dire cosa mangiare, quanto bere e che tipo di esercizio fisico fare. Nessuno vi domanderà quando tornerete a lavorare, se allatterete o quanto chili avete preso. Ma il ruolo sempre più partecipativo che gli uomini stanno assumendo del ménage familiare, ha creato un nuovo registro comunicativo tra papà con esperienza e papà in fasce. Se prima le conversazioni testosteroniche vertevano su: AAA cercasi rapporto intimo questo sconosciuto; AAA che fine hanno fatto i miei risparmi; AAA organizzasi eventi mondani pupofree, oggi il sapere dei papà non si limita ad una brochure rubata al corso preparto o a qualche ora di supplenza genitoriale. Siamo più preparati, più consapevoli e quindi più propensi a dispensare consigli al sapore di verità assolute. E si sa, quanto noi uomini adoriamo sbrodolare nella marmellata della nostra conoscenza, soprattutto se inaspettata. Quindi selezionate con cura le persone con cui confrontarvi. Perché dietro una barba incolta o una cravatta anonima, potrebbe nascondersi il Morelli di turno pronto a farvi sentire impreparato sulle cose importanti e terribilmente in ritardo sulla tabella di marcia.
Di seguito le tipologie più temibili. Maneggiare il contenuto con la consueta dose di ironia.
L’ENCICLOPEDICO.
Quello che fa Zanichelli di cognome. Quello che basta una domanda e inizia a vomitarti nozioni di genitorialità manco stesse disquisendo ad un convegno medico-pediatrico.
“Per il ruttino è necessario posizionare il corpo supino lungo l’avambraccio, tenere l’altra mano sulla spina dorsale e compiere delicatamente dei piccoli gesti in senso antiorario, senza scuoterlo onde evitare conati e rigurgito”. E tu magari gli avevi semplicemente chiesto quante poppate faceva il suo.
E se provi a darti un tono, citando l’ultima ricerca dell’Università di Boston in tema di co-sleeping o elencando le ultime tendenze sull’allattamento artificiale grazie a quell’articolo letto distrattamente prima di tirare lo sciacquone, vieni smontato come un mobile Ikea senza garanzia:
“Lascia perdere. C’ho già provato e non funziona”
Quando si dice, un confronto costruttivo.
IL TELEVENDITORE
Quello che non fai in tempo a completare la domanda “Che ovetto mi consiglier..” che ti ritrovi nel bel mezzo di una televendita Pupo Shopping.
Colui che con tanto di raucedine sponsored by Roberta da Crema e l’energia di Jill Cooper ti mostra una lista di oggetti di cui non puoi fare a meno. E guai a mostrare una qualche forma di scetticismo…
“Non conosci l’importanza della sdraietta???”
“Non pensi di comprare uno sterilizzatore?”
“Credi che due ciucci siano sufficienti??”
Dinanzi alla saccenteria del Mastrota di succhietti e dentaruoli, mostrate la giusta dose di interesse, annuite con cadenza regolare senza slanci interattivi ed evitate domande di approfondimento per accorciare i tempi di agonia.
Dopo una conversazione con loro, non siate impulsivi…disse colui che ha speso tredicesima, quattordicesima e TFR al primo negozi di articoli per l’infanzia.
Che poi da Reparto Paternità a Sepolti in Casa è n’attimo.
A proposito, se qualcuno avesse bisogno di una bilancia pesa bebè, mi scriva in pvt. Solo interessati, no perditempo!
IL VETERANO DI GUERRA
Quello che sembra tornato dal fronte dopo centinaia di battaglia che lo hanno consacrato vincitore.
Quello che Braveheart scansate proprio.
In lui è insita la tendenza ad ostentare il proprio successo, basato esclusivamente sul fatto di essere sopravvissuto all’età neonatale senza morti ne feriti (a parte la sua umiltà – RIP), nonostante gli scenari apocalittici che ha dovuto affrontare, degni del sequel di Apocalypse Now.
“Preparati eh. Sarai stremato”
“Nulla sarà più come prima”
“Dormireeee?? Scordatelo. Il tuo sonno si trasformerà in piccoli micro-riposini da un paio d’ore. Un po’ come la dieta a zona. Tanti piccoli pasti e poco soddisfacenti”
“Uscire??? Scordatelo. Le tue scorribande sociali si esauriranno tra visite dal pediatra, scappatelle in farmacia e brevi visite al consultorio”
Ho sempre sostenuto che la solidarietà maschile è un concetto sopravvalutato.
IL GIUDICANTE
Quello che insignito del Nobel per le migliori scelte genitoriali, ti tartassa di domande manco fosse il Pubblico Ministero che deve convincere la giuria della tua capacità genitoriali di intendere e di volere.
“Hai già sistemato la cameretta?”
“Ha già montato il fasciatoio?”
“Pensi di assistere al parto?”
“Hai già deciso se taglierai il cordone ombelicale?”
Se le riposte sono in linea con la sua personale Costituzione parentale, sarai giudicato idoneo.
Ma al minimo disallineamento, diventi:
- Un disgraziato, se non ci hai ancora pensato
- Un menefreghista, se ci hai pensato e non lo hai ancora fatto
- Un incosciente se ci hai pensato e lo hai già fatto, perché non avresti dovuto farlo.
Ed è subito Un papà in pretura!
IL PLURIPAPA’
Quello che abbordi sempre con estremo rispetto reverenziale, quasi fosse DIO, perché ne sa a pacchi su come maneggiare un cacca-pannolino. Per i futuri papà, sono i guru della genitorialità e vederli manovrare il pupo versione newborn con tale sicurezza li rende automaticamente degli influencer della paternità. E mentre tu sei alle prese con le ansie da primo genito, loro hanno già sfornato una squadra di basket, tifoseria e dirigenti compresi. Danno spesso consigli super pratici, peccato che la fanno facile su tutto, facendoti sentire per un perfetto idiota, con ansie idiote e dubbi idioti.
Un idiota al cubo insomma.
“Che vuoi che sia dormire tre ore al giorno” – Whhhhhhat!
“Ma si, vedrai che ti abituerai subito a cambiare 8 pannolini al giorno, 16 se sono 2” – (E in caso di problemi intestinali!!!)
“Ma ancora non hai scelto il trio? E quando dovrai prendere una baby-sitter, metterai un annuncio su Linkedin?” – (Non mi sembra proprio una cattiva idea)
“Dopo i primi tre mesi non ti accorgerai nemmeno di essere diventato papà” – (Ma nel senso che sarà già andato via di casa?)
Insomma, confrontarsi è importante, così come ascoltare tutti (o quasi). Assecondate sempre il vostro istinto, ma non fatevi scrupoli a chiedere aiuto. Godetevi l’attesa con la giusta dose di ansia e adrenalina, ma non lasciatevi sopraffare dalle para.
In questo mare magnum di consigli non richiesti, noi invece vogliamo darvi qualche dritta utile. Da papà a papà o da papà a mamma, ecco il nostro consiglio per gli acquisti.
Oramai da qualche mese, per tutta la gestione del cambio pannolino dei gemelli ci affidiamo totalmente alla qualità dei prodotti Lillydoo. Da un punto di vista squisitamente funzionale devo dire che sono eccellenti, sia come tenuta notturna (anche dopo parecchie ore, al tatto il sederino dei gemelli resta asciutto) che come capacità di eliminare gli odori (dite ciao ciao a quell’olezzo mattutino non proprio piacevolissimo).
Spostando il focus sul benessere dei gemelli ci riteniamo più che soddisfatti. Con Seba in questi mesi abbiamo usato litri e litri di cremina anti-arrossamento sia preventiva che curativa. Con i Lillydoo abbiamo notato un oggettivo ed evidente decremento dell’arrossamento della pelle. Lui è meno infastidito, noi siamo più sereni, scongiurando anche lo spauracchio della dermatite da sfregamento. Nessuna magia. I pannolini Lillydoo non contengono profumi, parabeni ed emulsionanti, riducendo al minimo il rischio di allergie.
Nulla da eccepire anche sul design del prodotto. Le linguette si adattano perfettamente al corpo dei pupetti e si può scegliere tra diverse fantasie, tutte belle e divertenti. Poi vuoi mettere la possibilità di abbonarsi mensilmente, ricevendo comodamente a casa i prodotti senza l’ansia che sono finiti e poi tocca correre al supermercato e in farmacia agli orari più assurdi? Lillydoo ci viene incontro con un abbonamento personalizzabile, che puoi modificare e cancellare in qualsiasi momento, senza costi aggiuntivi. Se non siete ancora convinti del tutto, potete ordinare il pacco prova gratuito pagando solo le spese di spedizione (costo: meno di 4 caffè al bar).
Qui il link per ordinarli.
E siccome oggi mi sento un po’ il Mastrota dei pannolini, vi dirò di più. Lillydoo ha da poco ampliato la gamma dei prodotti. Oltre ai pannolini e alle salviette biodegradabili fatte con il 99% di acqua, potete trovare anche l’olio di mandorle bio che può essere utilizzato fin dalla nascita per proteggere e idratare le zone a contatto con il pannolino. Composto al 99% da olio di mandorle bio è una barriera protettiva che aiuta a mantenere la pelle idratata e può essere usato anche per il massaggio post bagnetto. Se non vi sentiti del tutto soddisfatti potete trovare anche la crema idratante superdelicata che nutre viso e corpo e che aiuta a mantenere la naturale idratazione della pelle.
Provateli e fateci sapere come vi siete trovati.
PPs