Dopo averci frantumato i maroni con il tema del co-sleeping annoverato nelle top five dei mali moderni, (al pari di Trump presidente e la conferma della d’Urso a Pomeriggio5). Dopo che i cari colleghi plurigenitori non hanno perso occasione di prospettarci apocalittici scenari notturni (degni del sequel de l’Uomo senza Sonno) dove le canoniche 8 ore di sonno si dissolvono e frammentano con la stessa rapidità del Partito Democratico. Dopo che per mesi abbiamo ricercato il nostro ruolo in gravidanza, sentendoci a volte più inutili degli hashtag su Facebook e della trama una trama in un film porno…dear daddies capite bene quanto sia fondamentale la nostra presenza e partecipazione sulle scelte del necessaire puponanna.
Non si tratta solo di ragionare su questioni estetiche, funzionali ed economiche (prendete comunque appuntamento con un rappresentante Findomestic). C’è in ballo molto di più!
- Ognuno nel proprio letto, o tutti insieme appassionatamente stile Premiata Ditta? (scenario 1)
- Tutti nelle rispettive camere o welcome to Ostello della Gioventù? (scenario 2)
Sono scelte che prima o poi s’hanno da fare.
E il mobilio dedicato al puporiposo può influenzare l’approccio che si deciderà di avere durante le ore notturne (e non), o per lo meno indirizzare le intenzioni iniziali. Quindi, anche se lo shopping sta a molti di voi come la dieta al lunedì; anche andar per negozi vi annoiano quanto una puntata di Medicina33 di Luciano Onder, armatevi di pazienza, carta di credito e buone intenzioni, e via di giretto di perlustrazione.
Prima questione.
E’ meglio una culla che faccia da lettino o un lettino che faccia da culla?
Un trio che faccia anche da culla o una carrozzina che non fa da passeggino?
Vi vedi già confusi e vi dico la mia in tutta onestà (che non è la Bibbia, ma solo un suggerimento).
LETTINO TUTTA LA VITA!
Perché non è che proprio le culle ve li tirino dietro. Queste deliziose navicelle in vimini possono costare quanto una settimana bianca all inclusive a Cortina e sono utili per qualche mese o ancor meno se se vi nasce un piccolo Dumbo da 4 chili. Inutili soprattutto se avete già comprato o avete intenzione di farvi regalare il trio dai nonni. OH, se poi decidete di riutilizzarle come cesto porta pietanze per i vostri picnic domenicali o per impreziosire la nanna dei vostri animali domestici, che culla sia!
Seconda questione.
Meglio comprare online o andare in negozio?
Fatevi prima un giro sull’Internet e prendete nota dei brand che più vi aggradano. Evitate modelli esclusivi, Limited Edition che producono solo in Finlandia o firmati da Karl Lagerfeld. I tempi di spedizione biblici potrebbero farvi arrivare l’oggetto giusto in tempo per il secondo genito, mentre il primo si è fatto tutto il primo anno giacendo sulle vostre povere costole. Ah, prima di andare in negozio prendete le misure, sennò vi tocca pure ridefinire gli spazi con l’architetto.
Terzo tema.
Con chi andare?
Ora, comprendo l’entusiasmo dei primi acquisti neonatali. Capisco la necessità di un confronto, scongiurando acquisti impulsivi.MA VI PREGO, evitate chilometriche processioni familiari con tanto di servizio navetta che manco la scelta dell’abito nuziale. Ho visto commesse elencare le funzionalità dei lettini ad una platea composta da zii, prozii, cugini e bisnonne intenti a sorseggiare succo di mirtillo.
MA TUTT’APPOST?
Ci sarà un motivo per cui Real Time non ha ancora realizzato il format Cercasi Culla Disperatamente. Parola d’ordine sobrietà. Ma sopratutto selezione!
Ecco appunto.
Noi ci siamo portati una delle nostre mamme, che a proposito di sobrietà, non appena entrati in negozio ha esordito con un roboante: “IO SONO LA NONNA” [poi ribadito altre 124 volte]. Non si sa mai che le commesse invocassero lo Spirito Santo o il miracolo della scienza, vedendo una prestante sessantenne in compagnia di due uomini alla ricerca di info su lettini e box nanna.
Tornando alle cose pratiche, io adocchio immediatamente un lettino. Ottima marca, materiale super resistente, fantasia sobria ma originale e un costo allettante. Din din din, jackpot. Però, anni di esperienza mi hanno insegnato che le cose belle non costano mai poco. Emannaggia quanto odio aver ragione. Cari papà, quella è stata la più grande delusione dopo che la sparizione del Soldino dagli scaffali del super. L’etichetta fuorviante riguardava solo la struttura del lettino (l’involucro per intenderci) a cui è stato necessario aggiungere:
- il materasso. Non vorrai mica far dormire tuo figlio sulle doghe? E poi che non glielo compri quello ergonomico, traspirante, certificato, quattro stagioni, con piume d’oca “felici”?
- il paracolpi. Non vorrai mica stare con l’ansia che batta la testa ogni volta che si dimenerà come un pazzo pur di esser cullato tra le tue braccia;
- il corredino. OK che le nonne sono già in pieno cucicontest, ma che fai non le compri le lenzuola, il piumone e le federe in pendant? Anche solo per postare la foto del tutto abbinato e ottenere quei 100 like su Facebook.
- la giostrina. Vorrai mica rinunciare a quell’aggeggio che in loop incanterà tuo figlio, portandolo a farsi una gita con Morfeo?
- il cuscino antisoffocamento. Annuire senza chiedere alcun tipo di spiegazione;
- la tenda, che manco vivessimo in Amazzonia;
- il fasciato coordinato (vedi sopra per corredino);
- il riduttore. Hai fatto il figo di rinunciare alla culla in vimini, ma non puoi nemmeno pensare di lasciare la creatura appena nata sguazzare in uno spazio enorme.
Oltretutto ci sarebbe anche il lettino da viaggio. A meno che tu non voglia smontare e rimontare la culla per un (ipotetico) weekend al mare. E centinaia di altri accessori più o meno (in)utili.
[Piccolo inciso. Noi abbiamo due gemelli. E non hanno ancora inventato il prendi due pago 1. Pretendiamo Solidarietà].
In cassa, abbiamo chiesto la rateizzazione. Finiremo di pagare il tutto quando i pupi compiranno 18 anni. Abbiamo appositamente adagiato le fatture sul comodino, così ogni ogni qual volta pupo1 urlerà per dormire appisolato sulla mia costola destra e pupo 2 strillerà per accovacciarsi sulla spalla di mio marito, avremo un buon motivo per desistere dal co-sleeping.
E a voi è andata meglio?
2 commenti
Il lettino è in prestito, così come le lenzuola (a parte una parure ricevuta in regalo), la giostrina l’abbiamo ricevuta in regalo (le care apette della chicco), i paracolpi sono quelli della culla (inadeguati) ma sono in arrivo quelli per lettino, usati , ma regalati da una nonna che fa parte di un gruppo Facebook (cerco/regalo tutto per i bimbi), i cuscini anti soffico li abbiamo ricevuto in regalo ma lui preferisce dormire senza cuscino. L’alternativa era quella di bandire un’asta per vendere un rene e con il ricavato acquistare prodotti di qualità media…
Ahahahhahha!