Che niente sarà più come prima, ve lo avranno ripetuto pure i muri del bagno.
Che dovrete stravolgere la vostra routine, non c’è bisogno di un libro di Tracy Hogg per averne consapevolezza.
Che dovrete sacrificarvi, vi verrà a volte spontaneo a volte necessario.
E se noi vi sentirete ancora pronti, ricordate che genitori non si nasce.
E se non vi sentirete all’altezza, ricordatevi la perfezione non è di questo pianeta (James Franco escluso).
E se non sapete da dove iniziare, ecco qualche piccolo consiglio.
Per tutto il resto ci sono sempre le repliche di SOS Tata
Non avrai altro IO all’infuori di NOI
Quando diventi papà, l’IO egoistico lascia inevitabilmente spazio al NOI periodico e LUI diventa la tua priorità.
Questo non significa rinunciare all’IO che tanto faticosamente ti sei costruito.
Ci sarà tempo e modo per continuare a fare ciò che ti fa star bene.
Magari non riuscirai a finire la stagione della tua serie tv preferita in una settimana perché verrai interrotto ripetutamente e/o ti addormenterai alla fine della sigla.
Magari il tuo jogging mattutino si trasformerà in passegging pomeridiano.
Magari guarderai la registrazione di Otto e Mezzo, perché a quell’ora danno su Cartoon Network le nuove puntate di Peppa Pig.
Ma non c’è niente (o quasi) che tu possa NON fare con il tuo +1.
Dovrai dare fondo a tutta la tua creatività per costruire una nuova routine, in collaborazione con l’arte del compromesso e con qualche piccola rinuncia.
Non nominare il Letto invano.
Il letto è forse la cosa che ti mancherà di più.
Cullarsi tra le braccia di Morfeo per la durata di un intercontinentale Roma-Tokio, non sarà più possibile (a meno che non vi prendiate un weekend pupofree).
La tua relazione con il letto si ridurrà a decine di sveltine, intervallate da qualche fuitina con il divano, spesso interrotte da piagnistei e crisi da fame.
E non illuderti quando LUI imparerà a dormire per sei ore di fila.
Dopo un’apparente tregua, arriverà il momento delle incursioni notturne del pupo che pur di dormire nel lettone, si inventerà di aver sognato Barbara D’Urso presidente del Consiglio.
Ricordati di sacrificare le feste.
Forse è l’unica vera rinuncia che dovrete fare.
Per un pò dovrai accantonare l’idea di ballare Gigi Dag. con un cuba tra le mani.
Dimenticate l’atmosfera del Fabrique, Hollywood e Lime Light.
Cocktail, ammiccamenti e quattro salti in pista saranno sostituiti da latte, coccole e danze del ruttino.
Poi se non volete rinunciare alle occasioni sociali, esistono sempre le merende pomeridiane o i moderni baby shower (sto ancora cercando di fare capire a mia madre che non è una festa dove facciamo le docce ai pupi).
Onora il genitore e il genitore.
Celebrate ma soprattutto rispettate lo sbatti del vostro partner. Qualsiasi sia la vostra composizione familiare, cercate di dividervi equamente i compiti. Provate a scrollarvi le consuetudini che vi portano a comportarvi come maschio-papà o femmina-mamma e scrivete insieme le le regole del vostro menage familiare, come fa più comodo a voi.
Scambiatevi il testimone come in una staffetta, sostituitevi come in una partita di calcio che finisce ai tempi supplementari, sostenetevi come due soci di uno studio legale.
Siate alleati, soci e complici.
Non dimenticate mai che prima di ogni altra consuetudine di genere, siete GENITORI (sostantivo plurale e neutrale) che concorrono verso un unico obiettivo: costruire il miglior futuro possibile per il vostro pupo.
Non uccidere (i suoi desideri).
Anche se vorresti che diventasse il nuovo Baumagartner perché tu volevi diventare astronauta, non conta.
Se vuoi iscriverlo a recitazione perché la tua carriera di attore si è fermata alla recita della quinta elementare, non farlo.
Se vuole tifare Milan, perché crede che il nero non si abbini con l’azzurro, non tenergli il broncio.
Evita di proiettare i tuoi sogni mai realizzati in lui.
Capirai presto quali sono le sue predisposizioni.
E a meno che non voglia diventare il nuovo pusher della zona o rapinare banche a giorni alterni, assecondalo.
Non commettere atti impuri (nelle sue vicinanze).
Avete presente Tale padre, tale figlio?
Ecco, il vostro pupo tende ad assorbire stile Spongebob tutte i vostri vezzi e comportamenti.
Quindi, se la bestemmia è di casa, non pretendete che il pupo diventi la reincarnazione dell’Accademia della Crusca.
Se ruttate in libertà e non avete origini cinesi, non pretendete che faccia Bon Ton di secondo nome.
Contenetevi signori.
Anche se credo in ciò che afferma Shrek - meglio fuori che dentro - scegliete un luogo appartato per la messa in scena del vostro petoconcerto.
P.S. proposito di atti impuri, quando siete in modalità accoppiamento, assicuratevi di non ricevere visite inaspettate.
Non gridare.
A meno che tu non voglia crescere dei tenori, evita di gridare come se ti stessero sottraendo l’ultimo numero della Gazzetta dello Sport il lunedì mattina.
Davvero non c’è necessità di combattere i piagnistei e i capricci reincarnandoti nella migliore versione di Freddy Mercury.
Conta fino a 100, saltella sul posto, pensa a quanto è figa piena la tua vita e gestisci la situazione con un tono autoritario, ma sereno.
Se proprio non riesci, mettiti un cuscino davanti la bocca per evitare che i vicini ti bussino per domandarti “E’ tutto OK?”.
Non dire falsa testimonianza (per sgattaiolare da situazioni critiche).
Che sia per semplice curiosità, o perché sei in piena fase da PERCHE’ PERIODICO, cerca di limitare il più possibile le menzogne.
Prendi tempo, fai un bel respiro e cerca di rispondere nel modo più sincero e comprensibile.
Magari ometti alcuni particolari, se a 5 anni vengono a chiederti cos’è un orgasmo.
Però se dovrai deluderli, ammettendo che Babbo Natale non esiste, non rimandare alla maggiore età. Non mentire con l’intento di proteggerli.
La delusione è spesso necessaria, per accelerare il loro processo di maturazione.
Non desiderare il figlio d’altri.
Anche se il pupo del tuo vicino a 5 anni legge Murakami in lingua originale o cucina un filetto alla Wellington in crosta che manco Canavacciuolo, tuo figlio sarà unico per tante altre caratteristiche.
Magari non diventerà il prossimo Rafa Nadal, non vincerà un Nobel o non concorrerà per le presidenziali americane, ma nessuno MAI ti guarderà in quel modo.
Non desiderare la vita d’altri.
Occhei, potrà capitare di invidiare il tuo amico single che se la spassa ad Ibiza, e mentre scorri la sua gallery su Facebook, tu stai disinnescando il quindicesimo cacca-pannolino della giornata.
Potrà succedere di dover momentaneamente (tipo 10 anni) rimandare quel viaggio in Australia che stai programmando dalla tua laurea.
Ma anche in quei giorni in cui hai dormito 11 minuti, ricorda che questa è la vita che ti sei scelto e non esiste posto migliore se non accanto al tuo pupo.